Clare, un’ambasciatrice a Roma

Clare, un’ambasciatrice a Roma

La straordinaria vita di Clare Boothe Luce attraverso interviste, testimonianze e materiale di repertorio. Clare, personaggio-chiave della vita mondana, culturale e politica degli Stati Uniti, divenne popolarissima in Italia quando, tra il 1953 e il 1957 ricoprì la carica di ambasciatore del suo Paese. Una stima che le arrivo sia dal Governo Italiano, con la presidenza di Luigi Einaudi prima e poi di Giovanni Gronchi che in quegli anni si alternarono nel loro mandato, ma anche dal mondo dell’associazionismo liberale perché le riconobbero l’impegno con cui si dedicò per ottenere ingenti finanziamenti, indispensabili per il decollo sociale ed economico dell’Italia, riuscendo tra l’altro, ad ottenere la restituzione di Trieste all’Italia, attuando progetti culturali e umanitari. Nel 1958, In un Italia ancora depressa nacque il Festival dei Due Mondi di Spoleto e dietro la creazione del maestro compositore Gian Carlo Menotti pare ci fosse stato anche l’aiuto dell’Ambasciatrice che nel frattempo era tornata in America. Il successo di popolarità in Italia di Clare Boothe Luce fu dovuto anche al fascino di questa donna che ad una vivace intelligenza e ad una predisposizione ad interessarsi dei problemi del paese dove stava svolgendo la sua missione diplomatica, univa la bellezza un po’ androgina di una donna dotata di naturale eleganza.

Date:
Anno:
2013
Durata:
24'
Regia:
Alessandra Bonavina
Fotografia:
Paolo Tommasini
Montaggio:
Anna Zanconato
Musiche:
Francesco Proietti
Soggetto:
Pasquale Alfieri e Giorgio Bartolomucci
Produzione:
Festival della Diplomazia con il sostegno dell'Ambasciata degli Stati Uniti in Italia
Festival:
Biografilm