Ventinove

Alla soglia dei trent’anni, Nicola vive solo in un appartamento alla periferia della città. Di notte fa il barman in un locale, di giorno si aggira per il quartiere senza combinare un gran che: qualche droga consumata qua e là, diversi rapporti occasionali con donne incontrate per caso. Il progetto che aveva un tempo di fare lo scrittore è sfumato, perso chi sa dove. Il suo amico e collega di lavoro gli propone di aprire un locale insieme, ma Nicola con arroganza respinge l’offerta; gli basta il nulla della propria vita costruito giorno per giorno con ordine, freddezza, meccanicità. Finché una notte per caso incontra una donna che gli mette uno specchio davanti. Lo costringe a guardare.